From ME to WE – un progetto di Awair per CNH Industrial

Di 22 Giugno 2022News

Una delle principali aziende al mondo nel settore dei capital goods ha sviluppato insieme a noi un percorso di team building che ha coinvolto le prime linee dell’area Construction Europa, da poco riorganizzata. Obiettivo: rafforzare il senso di squadra, come raccontano Federico Bullo e Guido Moscheni.

Una delle principali qualità di un leader è “la capacità di ridisegnare relazioni di collaborazione creativa all’interno dei loro team”. Lo sa bene la divisione Construction Equipment di CNH Industrial, che agganciandosi ad un più ampio programma sulla cultura aziendale attivato dopo una recente ristrutturazione ha deciso di intraprendere il percorso di team building di cui vi raccontiamo in questo articolo.

Come nasce un team

Sebbene l’attività di team building abbia goduto di maggiore visibilità, rappresenta soltanto l’ultimo passo di un percorso ben più lungo, iniziato nel 2021. “Ci sono stati grandi cambiamenti nel Gruppo e uno degli effetti è stato la creazione di una divisione globale per le macchine movimento terra” ci racconta Guido Moscheni, Direttore Risorse Umane della divisione Construction Equipment di CNH Industrial. “Abbiamo attraversato un periodo di transizione in cui abbiamo costruito una nuova identità. La Divisione CE, e in particolare il team europeo, è stata fortemente colpita dalla trasformazione. Persone diverse che non si conoscevano hanno iniziato a lavorare insieme; e come sa bene chi si occupa di risorse umane, un gruppo di persone messe insieme non è automaticamente un team: quello va costruito passo dopo passo.

“Incontrarsi è un inizio. Restare uniti è un progresso. Lavorare insieme è un successo.” – Henry Ford

È stato allora che Moscheni ha pensato ad Awair, il partner ideale anche grazie ai test Hogan, potenti strumenti di assessment utili per valutare lo stile di leadership e i driver motivazionali delle persone. “Volevamo uno strumento scientificamente validato per misurare i punti di forza e le esigenze di sviluppo a livello individuale e di squadra, come input estremamente prezioso per la costruzione di un team. Hogan in fondo è uno specchio che ti permette di vedere le tue aree di miglioramento, ma per funzionare deve essere affrontato con sincerità e serietà. E in questa occasione abbiamo riscontrato una grande disponibilità a mettersi a nudo in ottica costruttiva. Non era scontato”.

From “me” to “we”

Dopo i test Hogan e la restituzione del feedback individuale a tutti i membri del team, Federico Bullo (responsabile della divisione Construction – Europe) e i suoi diretti collaboratori hanno partecipato a un processo di team building in due fasi nell’estate del 2021. Ad un anno di distanza, ecco di nuovo l’occasione per ritrovarsi, con un evento che questa volta ha coinvolto l’intero team, compresa la seconda linea dei collaboratori di Bullo, per un totale di 30-35 persone.

“Un gruppo di persone messe insieme non è automaticamente un team: quello va costruito passo dopo passo” – Guido Moscheni

Questa volta il team building si è svolto – finalmente in presenza – a Torino, all’inizio di aprile. “Per molti questa attività ha rappresentato l’occasione per incontrarsi di persona per la prima volta dopo le limitazioni imposte dalla pandemia” ci spiega Federico Bullo. “Siamo insieme da poco, e per di più veniamo da Paesi diversi: abbiamo bisogno di momenti come questi per diventare un team affiatato e per fare squadra. Durante le due giornate in aula ho avuto la chiara sensazione che stessimo diventando un team”. Anche Alberto De Biasi, Executive Consultant di Awair, che ha curato il progetto, condivide la stessa impressione: «Il percorso con CNH Industrial puntava proprio a rafforzare il senso di squadra, e i risultati si sono visti. Per riprendere una frase emersa durante l’attività di storytelling, l’obiettivo è passare dall’io al noi, from “me” to “we”».

CNH Industrial team building – Color Blind activity

Ricco il programma delle due giornate, durante le quali i membri del team hanno avuto l’opportunità di pensare a se stessi come individui all’interno del team e al loro ruolo all’interno dell’organizzazione. Hanno provato a immaginare il futuro del loro business e si sono anche misurati con alcune divertenti attività che ne hanno stimolato le doti di leadership. Come quando, per fare un esempio, sono state sfidate a creare un vermouth a partire da pochi ingredienti e una ricetta: il contest perfetto per un’azienda dal dna torinese! O ancora, come quando alcuni componenti del team dovevano identificare i pezzi mancanti di un set di forme colorate. Facile, direte voi. Beh, quello che non abbiamo detto è che erano bendati.

La giusta direzione

Che bilancio trarre da questa esperienza? L’abbiamo chiesto ancora a Federico Bullo, la persona che più di ogni altra ha a cuore la solidità di questo gruppo di persone: «Il bilancio è positivo: c’è ancora da fare, ma la strada è quella giusta. Ho particolarmente apprezzato la presenza di momenti dedicati al business, durante i quali i partecipanti hanno potuto rivolgere domande al top management, parlare di strategie, di prossimi passi, e presentare la propria funzione al resto della squadra.

Dopo tanta distanza, abbiamo sentito il bisogno di stare insieme per conoscerci meglio e fare il punto della situazione, in un clima di trasparenza e rispetto. La collaborazione con Awair si inserisce in un percorso più ampio di ridefinizione della cultura aziendale che ci sta interessando da mesi: uno dei principi che vogliamo raggiungere è il cosiddetto “one team”, una squadra in cui tutti si muovono verso gli stessi obiettivi, in cui vengono rispettate le competenze dei colleghi e in cui tutti si fanno carico dei problemi comuni: questa attività andava proprio in questa direzione.

“Durante le due giornate in aula ho avuto la chiara sensazione che stessimo diventando un team” – Federico Bullo

In questo momento CNH Industrial sta ragionando su come dare seguito a questa esperienza, come conferma ancora Guido Moscheni: «Quando si parla di persone le cose non si fanno in una notte. È un percorso lungo. Di sicuro negli ultimi tempi qualcosa è cambiato nella mente di molti componenti del team, che sembrano aver trovato fiducia in loro stessi e il senso di una sfida comune. E la cosa sta dando benefici anche ai risultati commerciali dell’area». Avanti tutta, dunque.

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