La tecnologia e il digitale sono stati uno dei principali driver di trasformazione del business e della società negli ultimi vent’anni. E la velocità della trasformazione non accenna a diminuire, anzi, è in accelerazione con impatti enormi in tutti i settori della vita. Una delle principali sfide dei CIO (Chief Information Officer) in questo contesto è quella di aiutare i business leader a comprendere l’evoluzione della tecnologia digitale e fare scelte strategiche informate e coerenti con questa evoluzione. La competenza chiave per attirare l’attenzione dei decisori e orientare le loro scelte strategiche è saper costruire e raccontare storie – comprensibili e rilevanti per loro – sull’evoluzione della tecnologia e il suo impatto futuro.
Per la CIO Academy di Aused – Associazione Utilizzatori Sistemi e Tecnologie dell’Informazione, Awair ha messo a terra un percorso dal titolo “Immaginare Futuri Possibili” grazie al quale i CIO hanno potuto sperimentare la tecnica dello Scenario Planning.
Gli scenari e la tecnica dello Scenario Planning
Secondo la definizione di Peter Schwartz, gli scenari sono “strumenti che ci aiutano ad adottare una prospettiva di lungo periodo in un mondo pieno di incertezza. Sono tecniche che descrivono il modo in cui il mondo potrebbe cambiare, che possono esserci utili per adattarci ai cambiamenti del contesto”. Hanno una triplice funzione:
- Sono storie sul futuro, potenti e fondate su dati, che possono guidare decisioni migliori nel presente
- Offrono una possibilità di organizzare e testare assunti sul futuro, nonostante la complessità e l’incertezza
- Forniscono un quadro interpretativo per riconoscere il cambiamento e prepararsi in anticipo.
Gli scenari hanno a che vedere con due mondi: quello dei fatti e quello delle percezioni. Esplorano i fatti, ma mirano alle percezioni nelle menti dei decisori. Il loro scopo è raccogliere informazioni di rilevanza strategica da trasformare in percezioni inedite.
– Pierre Wack, Scenarios: The Gentle Art of Perceiving
Lo Scenario Planning è una metodologia strutturata mirata a ridurre l’incertezza e aumentare la flessibilità, cioè la capacità di fare scelte strategiche che massimizzino le probabilità di successo, qualsiasi sia l’evoluzione futura. Nello Scenario Planning la visione è il punto d’arrivo di un viaggio in cui si esplorano i futuri possibili; una tecnica che si differenzia da quella dello Strategic Planning, con la quale invece si definisce un corso d’azione “a ritroso”, partendo da una visione futura predefinita.
Il progetto Immaginare Futuri Possibili
Con il progetto “Immaginare Futuri Possibili”, Alessandra Abbondati e Francesca Antonini di Awair hanno realizzato un percorso guidato, una simulazione realistica su temi critici per la comunità professionale dei CIO, con l’obiettivo di sviluppare una competenza chiave della leadership: la costruzione degli scenari.
L’attività, rivolta a un gruppo ristretto di CIO soci AUSED, si è svolta in 4 sessioni virtuali di due ore più una giornata in presenza, alternando momenti in plenaria, dove sono stati condivisi concetti e strumenti, a momenti di lavoro in sottogruppi. La giornata conclusiva si è svolta presso gli spazi MADE, il Competence Center Industria 4.0 del Politecnico di Milano con il sostegno di SIDI Group che ha sponsorizzato l’iniziativa.
Il progetto ha riscosso successo tra i partecipanti, che si sono dimostrati attivi nei ragionamenti allenando la curiosità, il big picture thinking, l’arte del confronto e del dialogo per calarsi in un ragionamento macro, rivolto al futuro. Allo stesso tempo, gli scenari sono narrative alternative che organizzano persone, cose e luoghi, in configurazioni che sfidano l’ordine attuale, il futuro ufficiale. È per questo che una parte importante del percorso è stata dedicata a come comunicare con gli stakeholder e i decisori aziendali, sperimentando le tecniche dello storytelling e del racconto ispirazionale per dare forma ai contenuti e renderli comprensibili. Perché è molto importante allenare la creatività e immaginare una storia futura, ma è ancora più potente saperla raccontare.