Molti i benefici potenziali degli strumenti Hogan negli interventi di coaching
Per il suo 15° compleanno, ICF Italia – International Coach Federation – ha organizzato un evento speciale per i propri associati: la conferenza annuale si è svolta a Venezia, nella sede di Ca’ Foscari, e in collaborazione con l’associazione degli Alumni dell’ateneo. Oltre alla location, speciale e prestigioso è stato anche il programma: speaker internazionali e partecipanti hanno condiviso tante idee, esperienze e nuovi approcci di coaching, in quello che è stato riconosciuto come un incontro di grande successo, in termini di partecipazione, con oltre 200 iscritti, di qualità dei contenuti e di possibilità di networking tra professionisti del settore.
La conferenza si intitolava Coaching for Sustainability e ha voluto gettare le basi dello sviluppo del coaching, rendendo quella del coach sempre più “una professione al servizio del futuro”. Speaker come Magdalena Mook, CEO globale di ICF, o il Prof. Gerard Roth, neurobiologo di fama mondiale, hanno condotto interventi sulle scienze alla base del coaching, sugli strumenti che lo rendono efficace e sui sistemi di misurazione degli interventi.
Awair ha contribuito presentando alla conferenza il valore e le possibilità offerte dagli strumenti Hogan, che risultano particolarmente utili nei processi di coaching professionale. L’approccio Hogan si distingue perché collega l’identità (come ci si vede) con la reputazione (come ci vedono gli altri), aiutando a creare un’auto-consapevolezza strategica: il più potente motore di sviluppo e trasformazione individuale.
Descrivendo poi gli aspetti legati al dark side della personalità, i test Hogan svelano l’origine dei comportamenti disfunzionali di cui è fondamentale rendere i leader consapevoli durante il coaching.
